Michele Geraci: laggiù a -212,5 metri.

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Michele Geraci a record stabilito - ph. Adriano Penco
Michele Geraci a record stabilito – ph. Adriano Penco

Per chi pensava che ci fossimo dimenticati di Michele Geraci, si deve ricredere…il ritardo dovuto è da imputare tutto a poste italiane che ci ha messo un paio di settimane di troppo a recapitarci il video che abbiamo pensato e realizzato con Michele e il suo video-operatore.

Prima di lasciarvi all’emozione delle immagini, che talvolta, come in questo caso, valgono più di mille parole, una piccola premessa.

Michele Geraci, l’8 luglio scorso ha stabilito il nuovo record mondiale di profondità raggiungendo sulla “Parete degli americani” a Capo Nizza, in Francia, con AR a circuito aperto e miscele Trimix in assetto auto contenuto ( tutto quello che occorre in termini di gas deve essere portato appresso dal sommozzatore ), l’abissale profondità di -212,15 metri in un’immersione durata oltre 5 ore.

Il record apparteneva ad un altro italiano, (l’amico) Fabio Pajoncini Ottaviani, che nel 2004 nelle acque di Ponza aveva raggiunto la profondità di -202 metri.

Sulla lavagna mandata in superficie un Grazie al team e la quota raggiunta - ph. Adriano Penco
Sulla lavagna mandata in superficie un Grazie al team e la quota raggiunta – ph. Adriano Penco

Ad accompagnare Michele in questo suo incredibile “tuffo” il suo team di assistenti che per regolamento non hanno potuto interagire ma essere essere pronti a prestare assistenza.

Per chi non lo conoscesse Michele Geraci, è sommozzatore dei Vigili del Fuoco presso il nucleo di Genova, autore di diversi manuali tecnici per la FIPSAS, di cui è istruttore 3° Grado FIPSAS/CMAS, consulente tecnico per la federazione nel settore “attività subacquee” nelle discipline della profondità e per la commissione didattica di immersione, nonché giudice internazionale CMAS per l’apnea.

Questo primo traguardo fa parte di un progetto denominato “D.i.P. Depht in Progress”, che prevede un prossimo tuffo con un altro prestigioso traguardo da conquistare, come ci racconta lo stesso Michele. “Il progetto “DiP” Depth in Progress prevede un prossimo tuffo completamente diverso, si parla di profondità assoluta e vorrei toccare i 340m su cavo. Sarà molto simile ad un record di apnea tranne che la durata complessiva del tuffo è stimata intorno alle 15 ore. Per l’occasione sarò seguito da un team di professionisti del settore e mi piacerebbe farlo in ottobre all’Elba ma devo prima vedere come procedono gli allenamenti..non c’è molto tempo, si deciderà i primi di settembre, mal che vada sarà rinviato in giugno”.

Sia quest’immersione, che come quella in programma a settembre, è stata affiancata da un interessante programma di ricerca medico-scientifica con indagini neuroradiologiche (risonanza magnetica funzionale dell’encefalo) e radiologiche (risonanza magnetica di grosse articolazioni) presso il servizio di radiologia dell’Università dell’Insubria dal Prof. Genovese, a cui ha fatto seguito una ampia batteria di test neuropsicologici e psicoattitudinali. Queste indagini verranno ripetute in tempi diversi, durante e dopo le immersioni più profonde, per valutare la presenza di eventuali compromissioni legate a eventi acuti.

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  1. Pingback: Michele Geraci. Pronto per il world Record di immersione

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