Giornalisti in visita al COMSUBIN

Condividi il post se ti e' piaciuto

– Nei giorni scorsi, i giornalisti partecipanti al IX° Corso di perfezionamento in giornalismo per inviati in area di crisi, organizzato dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa, hanno visitato il Raggruppamento Subacquei ed Incursori.

Nell’ambito del corso, che li ha portati a conoscere varie realtà operative delle Forze Armate, i numerosi giornalisti partecipanti, free-lance o appartenenti a redazioni di Tv e giornali, al Varignano hanno assistito ad alcune attività addestrative condotte in vasca dal Gruppo Operativo Subacquei, e ad alcune esercitazioni condotte dagli allievi Incursori del Gruppo Scuole, provando inoltre l’eccitante esperienza di una breve uscita in mare con il Battello d’Assalto del Gruppo Operativo Incursori. –

Questo lo (scarno) comunicato stampa della Marina Militare, mentre quello che personalmente posso dire è …”mamma mia che corso!”

Ebbene si, io ero uno dei 27 (fortunati) giornalisti partecipanti al corso che è durato due settimane tra lezioni frontali ed esercitazioni.

Un corso “tosto”, anche perché le finalità erano ben precise, non soltanto quelle di mostrare le varie capacità e professionalità dei vari corpi militari incontrati: (- Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” (Comsubin). – Brigata Paracadutisti Folgore. – 9º Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”. – 1º Reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania”. – 46^ Brigata Aerea).  ma soprattutto di fornire gli elementi conoscitivi per non rischiare la propria vita, o quella di chi ci accompagna, durante i reportage dai teatri operativi, dal Libano all’Afghanistan.

Insomma, risate, momenti ludici, ma anche tanto impegno, soprattutto nelle esercitazioni pratiche di rapimento (incappucciati, trasportati e bagnati), durante le simulazioni di check-point…di volo tattico con il C-130, per non parlare delle lezioni frontali!!! Da quelle presso il Comando Operativo di vertice Interforze, a quelle presso ogni reparto.

Durante le quali si impara anche a conoscere la professionalità, le capacità, l’umiltà e la profonda umanità di questi uomini (e donne).

A ricordo, anche tante fotografie, due a cui tengo particolarmente queste:

Leonardo D'Imporzano

 

Share Button

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *