…metti un relitto per caso…

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Uno dei relitti già approntati per questo scopo

 

Ogni anno, come automobili vecchie, elicotteri e navi militari cessano la loro attività operativa.

Per la nave, una struggente cerimonia la accompagna nell’ultimo viaggio, l’ultimo ammaina bandiera con gli ufficiali che scendono portando con sé il diario di bordo.

Poi la nave resta nel porto, magari per qualche anno, nell’attesa di essere tagliata in milioni di parti, magari per diventare lamette da barba o colapasta. Magari saccheggiata di tanto in tanto negli arredi, nei ricordi.

Arrugginisce con un veloce disprezzo, quasi fosse viva, a sottolineare che ancora qualche miglia avrebbe potuto farla.

Per gli elicotteri non c’è nessuna cerimonia. Finiscono prima in una parte remota dell’hangar, vengono saccheggiati per riparare i modelli ancora in attività lontano dagli occhi di meccanici e piloti che li hanno curati come figli. Poi, vengono messi sotto le intemperie all’aperto, in attesa che la lenta macchina burocratica autorizzi il loro smaltimento definitivo.

E se riprovassimo a dargli nuova vita?

Come? Affondandoli! Questa idea “pazza” l’avevo già proposta per il Concordia, ma qui può essere facilmente realizzata.

Un elicottero della Marina Militare, bonificato da tutti gli inquinanti, posto in un tratto di mare (io immagino il “mio relitto” tra Manarola e Corniglia) sui 15-18 metri.

Un relitto che diventa palestra subacquea. Un posto dove imparare l’immersione “relittara”. Offrire una nuova immersione per rilanciare un turismo subacqueo.

Nelle zone extra-parco, anche un modo per offrire un ostacolo in più ai pescatori a strascico di frodo per la loro attività lungo costa.

Dall’altro anche un micro-cosmo di biodiversità.

La stessa Haven (la cui bonifica settaria è finita al centro di un servizio di Report) è diventata nel tempo rifugio per specie differenti.

Allora, dai….affondiamo un elicottero dismesso, creiamo 10-100 nuove immersioni! Diamo respiro all’economia, alla natura!

Nell’attesa, continuerò a sognare….e magari ad immergermi nei relitti posti a Malta, Francia, Usa e persino in Estonia, la lista è lunga! Magari un giorno anche qui ci sarà la possibilità!

 

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