Nell’anno passato, ogni spagnolo ha utilizzato in media 238 borse di plastica, quasi una ogni giorno, un portoghese addirittura 466 (cosa ci faranno mai con tutte queste buste?!), gli italiani 181! Un ottimo risultato…
Virtuosissimi? Quasi, un finlandese in media ne ha utilizzate solo 4!
Insomma, tra i Paesi
Europei che si affacciano sul Mediterraneo si produce e si riversa soprattutto in mare, una quantità di plastica imponente.
Sacchetti, bottiglie, contenitori che delfini ma soprattutto tartarughe scambiano per pesci. Venendo condannati ad una fine orrenda: per soffocamento o stritolati da cordoni di plastica. Stiamo assistendo alla morte silenziosa di quelli che sono le sentinelle dello stato di salute dei nostri mari.
Su 115 specie di mammiferi marini 49 rischiano quotidianamente di ingerire questi rifiuti, o di rimanerne intrappolate. Di 312 specie di uccelli, invece, 111 sono quelle a rischio, mentre sono quasi un milione i volatili marini uccisi ogni anno.
Io, uso da alcuni anni uno shopper per la spesa che creammo appositamente per una campagna, ma ve ne sono moltissimi altri, più belli, più colorati, che spesso vengono regalati anche nei supermercati.
Un cambiamento nello stile di vita che deve essere portato avanti dai subacquei e dagli apneisti per primi, aggiungendo a questo comportamento virtuoso, quello di fermarsi un attimo a raccogliere anche quello che lasciano gli altri. Un gesto di civiltà e di rispetto per il mare che tanto amiamo.
Le #GoodPracties iniziano con #reuse #reduce e #recycle.