Un piccolo imprevisto per l’argentino Alejandro Andres, durante il suo tuffo record (nazionale) a -73 metri durante la “Caribbean Cup” che si è svolta a Roatan, qualche settimana fa.
Il Lanyard, sistema di sicurezza creato al fine di mantenere un contatto tra l’apneista e il cavo, costituito da un laccetto che va posto al polso, da un cavetto d’acciaio di 3mm e dalla lunghezza minima di un metro a cui, dall’altro capo, è posto un moschettone che viene appunto agganciato al cavo guida si è infatti avvolto su sé stesso, rendendo quindi impossibile ad Alejandro poter incominciare la sua risalita dal fondo.
L’argentino ha provato diverse volte a liberare il moschettone, perdendo secondi preziosi ad una quota davvero impegnativa, ma ha saputo mantenere il sangue freddo e senza andare in panico, si è liberato dal lacciolo direttamente dal polso, incominciando così una ancor più impegnativa risalita.
Non è la prima volta che il lanyard rimane impigliato durante la virata e probabilmente è ora che, nella rivisitazione delle nuove procedure di sicurezza che AIDA sta varando in questi mesi, si proceda anche in questo caso, ad una revisione ed ottimizzazione del sistema.