Tutti fermi ai box. Quello che sembrava uno stop di una, massimo due settimane, è diventato uno stop lungo, lunghissimo, tanto che mancano davvero pochi giorni al termine letterario di “quarantena”: i famosi quaranta giorni che le navi nel XIV dovevano osservare di isolamento prima di attraccare se venivano da zone di peste.
Allora eccoci, sportivi professionisti, semi-professionisti, dilettanti e dilettanti allo sbaraglio, ad allenare davvero la nostra resilienza.
Negli anni è stato uno dei termini più abusati soprattutto, al di fuori del campo sportivo, utilizzandolo, anche in maniera fin troppo forzata, nei vari meeting lavorativi.
Ma cos’è davvero la Resilienza? La capacità da parte di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Insomma, la situazione che stiamo letteralmente vivendo con il Covid-19.
Allenarsi in questo periodo diventa ancor più necessario, non solo per chi è abituato al potere benefico delle endorfine circolanti nel corpo, ma anche solo per dare alla giornata un senso per chi non può lasciare le quattro mura.
E allora ecco che la Marina Militare, sul suo canale ufficiale YouTube ha chiesto a chi, degli spazi ristretti, del confinamento per più giorni e della difficoltà di movimento ha fatto la propria quotidianità: gli uomini e le donne dei nostri sommergibili.
E siccome al punto 3 del loro decalogo ci consigliano almeno 30 minuti di attività fisica, ecco che sempre dalla Marina Militare ed in particolar modo dai suoi specialisti: i ragazzi del Gruppo Operativo Incursori di Comsubin ci forniscono un video nel quale ci spiegano, passo dopo passo, in una lezione di ginnastica, come possiamo allenarci senza attrezzi comodamente nel proprio salotto di casa.
Insomma, non abbiamo più scuse per non provare, quanto meno, a mantenere una tonicità importante per quando potremmo tornare a praticare all’aria aperta.
– Testo di Leonardo D’Imporzano.