100 metri in apnea, senza l’ausilio di slitte o di pesi e pinne, solo un lungo singolo respiro, utilizzando come unico mezzo propulsivo la forza delle proprie gambe e delle proprie braccia.
Quella misura, un ettometro netto, è stata raggiunta nelle acque delle Bahamas, presso il Dean’s Blue Hole, dal trentenne neozelandese William Trubridge.
Fino al 13 di dicembre quella misura era narrata solo nella storiografia latina, dove tra Tucidide e Vegetio che raccontano del corpo militare degli urinatores, veri e propri incursori ante litteram, affiorano le leggende di Glauco, capace di scendere appunto a 100 metri e di trattenere il respiro per dieci minuti o la leggenda siciliana di Colapesce, che avendo visto che la Sicilia posava su 3 colonne, delle quali una consumata dal fuoco dell’Etna, decise di restare sott’acqua, sorreggendola al fine di evitare che l’isola sprofondasse.
Una rincorsa alla profondità durata 4 anni durante i quali William ha saputo non solo conquistare 13 record mondiali nelle varie specialità ed effettuare un pauroso balzo dai -80 metri ai -100metri in questa disciplina, ma anche raggiungere una maturità mentale ed una precisa conoscenza del proprio corpo e delle proprie potenzialità, fondamentale in questo tipo di sport.
Questo progetto di record è stato denominato “Hector’s Project” a sostegno dei delfini Hector, la specie più piccola dei delfini endemica delle coste neozelandesi, la cui popolazione è drasticamente scesa sotto le cento unità ed oggi è minacciata di estinzione. Trubridge ha deciso quindi di dedicare il proprio record a questa specie, raccogliendo fondi da donare alla New Zealand Whale and Dolphin Trust”, vendendo all’asta placche commemorative di ogni singolo metro.
Per chi crede nella legge dei numeri, questa storica profondità fu raggiunta per la prima volta nel 1980, anno di nascita di Trubridge, da Jacques Mayol, allora però nella cosiddetta disciplina del “No Limits” dove invece si scende con l’ausilio di una particolare slitta e si risale con l’ausilio di palloni di sollevamento.
William Trubridge ci spiega in un video che ci ha inviato in esclusiva questa sua straordinaria performance.
Senza dubbio è la disciplina più affascinante che esista! Grande William!