Zoomarine & Arrigoni per un altro (presunto) record.

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Dalla serie “se la cantano e la suonano da soli” dopo Cetrioli e il suo non-record, oggi siamo a parlare addirittura di una Non-prestazione: addirittura migliorare il primato di capovolte assieme a due delfini che tenterà giovedì prossimo allo Zoomarine di Torvajanica il pluriprimatista (di che?) Simone Arrigoni.

Già nel 2009 la prova di Simone Arrigoni aveva suscitato nell’ambiente molto scalpore e indignazione, con decine di e-mail inviate ai maggiori quotidiani che avevano pubblicano la notizia di quello che era stata una performance indegna anche per il Guinness of the Records: farsi trainare per un tempo totale di poco superiore ai 2 minuti comprendo qualcosa come all’incirca 400 metri da due delfini: Paco e King.

Non pago forse delle proteste dell’anno precedente, Arrigoni non demorse e aggiunse una nuova performance al suo palmares: 12 voltas, ovvero 12 capriole, sospinto da due delfini!!!
con tanto di servizio sul Tg1 della sera… 

E così, puntuale come la nebbia a settembre, o la grandine in montagna, eccolo nuovamente al miglioramento di questa roboante impresa!

Il comunicato stampa precisa che si è allenato quotidianamente supportato dai tecnici dello Zoomarine e di una società che produce carbonio, (a che servirà poi il carbonio in questa occasione) in una prova che penso ogni addestratore sia in grado di fare ad occhi chiusi…nel cui gesto tecnico non vi è nulla, malgrado si parli di necessaria potenza fisica, equilibrio e sincronismo, in quanto sono i delfini stessi ad approcciare ed eseguire la capovolta!

Eseguisse 13 voltas con uno scooter subacqueo…o anche 13 voltas semplicemente senza alcun ausilio…ma lì avrebbe dovuto incrementare il numero in quanto una ragazzina di 14 anni ha al suo attivo un Guinness con oltre 32 voltas.

«Vorrei poter trasmettere ai ragazzi le mie emozioni – sostiene l'apneista capitolino in un’intervista rilasciato ad un giornale – nello sguardo di un delfino, di un'orca o di una balena possiamo percepire quanto profondo, intenso e affascinante sia il misterioso richiamo del "grande blu". Lasciarsi condurre in immersione da un delfino e sentire il suo "musetto" cercare costantemente il contatto è pura armonia».

E così l’apneista di TorVajanica, riesce dove altri non possono: vedere lo sguardo di un delfino, di un orca in cattività felice e trasmettere il messaggio di un blu profondo che forse non hanno visto mai…questo sicuramente è il grande record.

Come ho sottolineato per il record di Cetrioli, voglio anche in questo caso precisare alcune cose: Primo non sono contrario a priori a questo tipo di performance da Guinness, purchè si abbia il coraggio di chiamarle con il loro nome e farle certificare dal Guinness of the Records, anche solo per dargli una sorta di credibilità, benchè il programma televisivo nell’edizione italiana sa più da Circo Barnum che altro!

Secondo, chi ama veramente gli animali del mare, non si presta ad usarli per scopi prettamente commerciali o ludici e chi è stato in un delfinario, anche quelli in mare aperto, sa come soffrono i delfini, quale espressione hanno negli occhi rispetto a quella dei loro simili liberi nel mare.

Terzo, come ripeto sempre, tuttavia l’apnea moderna è anche questo, un dialogo con i media per prove differenti da quelle che conosciamo ma che possono servire per veicolare la gente all’apnea classica! E quindi ben vengano le prove ad ossigeno, le scooterate, la ciclette in fondo alla piscina e quant’altro venga in mente, purchè si rispettino le regole del gioco e dopo si dica: “l’apnea dei record è altro, questo è Guinness”.

E questo terzo punto lo dico con buona pace di quelli che, dietro un monitor di un computer, si limitano a criticare: “ah, le prove ad ossigeno non sono record”, “Trubridge non era lucido quando è risalito da -100 metri”, “ah, lo scooter non è da utilizzare”, e via così, snocciolando tempi e metri come se fossero noccioline senza un minimo di riscontro…anche loro sono come queste prove di Arrigoni: inutili e dannosi.

                                
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=D6OoSoNEI7c[/youtube]

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6 comments

  1. Si tratta di un record come un altro, di una prova in apnea, da valutare per quel che è senza lodarla oltre il dovuto ma anche senza demonizzarla. Per quel che mi riguarda la guarderò volentieri con la stessa curiosità con cui ho osservato altre prove di apnea, senz'altro non varrà (per me) come una prova in costante e, sempre a mio giudizio, avrà il valore di prove come quelle sotto ai ghiacci, con l'ossigeno, di dinamica con lo scooter, ecc…

  2. Non si tratta di esser rosiconi…
    Rosiconi per cosa poi?!? spacciare un non-record per un record?
    Ma andiamo! Un po' di serietà….

  3. Sarebbe interessante se le critiche partissero da chi ne ha fatto almeno 14 di capriole con i delfini, fare ciò che altri non fanno significa fare un record (interessante o meno che sia), farlo di fronte ad organi quali WGR significa vederli riconosciuti anche laddove sono avvalorati, diversamente resteranno una soddisfazione personale condivisa nel momento …servirà, non servirà, per me resta un bello spettacolo compresa la comunione che si è creata con questi stupendi mammiferi che, per loro sfortuna, non possono godere degli spazi immensi che meriterebbero, ma questo non credo dipenda da chi ha tentato questo strano e particolare record …sempre meglio di altri record 'avvalorati WGR' che ho visto, tipo far uscire gli occhi dalle orbite, sollevare pesi coi capezzoli, resistere un pacco di tempo nel ghiaccio o schiacciare le lattine di birra.
    ps: riguardo all'intervento di chi ha parlato di rosicare, spero proprio non sia quella la leva ma voglio pensare non sia così.

  4. ho visto in tv (tg1, Italia 1) il record di Arrigoni. Se è o non è un record poco importa. Le immagini erano belle così come è bello vedere qualcuno che riesce a far parlare di apnea. Già perché se il nostro mondo (quello dell'apnea appunto) non resiste dal criticare chi fa parlare di se senza respirare allora è un mondo incapace di vedere ad un palmo dal naso. Dico questo perché criticare è giusto (sempre) ma non è corretto accanirsi contro chi è bravo a diffondere la nostra disciplina oltre le canoniche e ferree specialità. Fa più lui da solo che la Federazione in un anno!  

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