Giunge dagli apneisti neo-zelandesi una proposta shock: sospendere da parte di AIDA International il riconoscimento dei record nelle discipline del No-Limits e dell’Assetto Variabile.
Sono passati soltanto pochi giorni dalla morte accidentale di Adel durante un allenamento privato nell’isola di Santorini, che a settembre ospiterà proprio i mondiali di profondità AIDA, che giunge ai membri dell’assemblea internazionale di AIDA la proposta di discutere in una riunione straordinaria la messa al bando queste di queste due specialità dell’apnea, che sebbene classiche, hanno subito negli anni un decrescente interesse da parte degli atleti.
Nella discussione che da subito è diventata animata, il direttivo di AIDA International ha deciso di varare una commissione di inchiesta sulla sicurezza in queste discipline che dovrà fornire nelle prossime settimane al direttivo medesimo un report il più dettagliato possibile che sarà girato all’Assemblea Generale e se necessario si passerà ad una votazione sull’esclusione del riconoscimento di queste discipline.
La Commissione la cui composizione non è stata facile, comprende i maggiori esperti del settore: Robert King (USA, Procuratore Generale e Segretario di AIDA International), Grant Graves (USA, Vice-Presidente di AIDA e subacqueo tecnico), Claude Chapuis (FRA, fondatore di AIDA e esperienza ventennale nelle immersioni con slitta), Herbert Nitsch (AUS, attuale recordman nelle discipline in esame e co-autore dell’attuale procedura di sicurezza nelle immersioni con slitta), Pierre Frolla (MON, esperienza decennale nell’uso della slitta), Marco Nones (ITA costruttore ed esperto nelle immersioni con slitta) e infine Johan Dahlström (SWE, medico, del club dei “100” nell’assetto costante e con esperienza nel settore delle immersioni con slitta).
“il loro lavoro di questa commissione” ci dice oggi Kimmo Lahtinen, presidente di AIDA International “sarà quello di indagare anche sui regolamenti delle altre discipline della profondità, al fine di accertare che tutti i possibili standard di sicurezza e le relative procedure siano aggiornati".
In queste giorni anche all'interno di AIDA Italia è stato avviato un confronto tra gli aderenti con un proficuo scambio di pareri, in una discussione che fino al momento della consegna e della relativa diffusione del report della Commissione di inchiesta, sarebbe stato meglio che rimanesse confinata all'interno delle sedi stesse delle varie AIDA Nazionali, tuttavia, la diffusione sul Forum internazionale di Deeper Blue di alcune idiscrezioni (per non dire di più) apre il dibattito pubblico che speriamo prenda corpo anche su questo blog.
Personalmente, e non parlo da responsabile di AIDA Italia, ma in questo caso la mia è una opinione strettamente personale, ritengo che sia un errore procedere alla messa al bando di queste discipline.
AIDA stessa nasce proprio dal desiderio di avere regole comuni ed elevati standard di sicurezza per le discipline profonde, poiché l’apnea è anche “No Limits”, la messa al bando non fermerà assolutamente chi vorrà cimentarsi in questa disciplina così come nel variabile, basti ricordare che lo stesso Patrick Musimu ha realizzato i suoi record al di fuori del contesto dell’AIDA.
Negli ultimi anni, mentre gli atleti definiti “top level” si sono progressivamente allontanati da questo tipo di record, si è assistito ad un crescente interesse degli apneisti “normali” con numerosi “adepti” che sono passati anche ad una auto-costruzione delle slitte stesse, il più delle volte senza avere idee precise su come realizzarle.
AIDA quindi si deve preoccupare soprattutto di questo fenomeno e come dice il nome stesso, procedere ad uno sviluppo dell'apnea in sicurezza anche in queste discipline, dando nuove direttive, standard e magari anche progetti di slitte.