Ginevra: Decima Coppa dei Delfini di Apnea.

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La locandina della manifestazione

E se quello che segue è il racconto giornalistico che cerca di essere prettamente asettico, mi lascio andare in un breve corsivo iniziale, a ringraziare un po’ di persone:

In primis mando un ringraziamento a Rodolfo Robatti, che mi ha voluto come giudice in questa competizione e che è una persona che ama veramente l’apnea e malgrado il difficile ruolo di essere nello staff organizzativo è riuscito a ricoprire dignitosamente anche il ruolo di atleta. Giulia Lanza e Francesco Nacinovich, che mi hanno splendidamente ospitato e che spero possano venire presto a trovarmi! Ma anche a tutto il resto dello staff dei Dauphins Genéve per la piacevole atmosfera che hanno creato di condivisione di una passione che ci accomuna ma che spesso, fuori dall’acqua, ci divide in sterili quanto inutili discussioni. A Celiné, per essere stata la mia cronometrista ufficiale…e a tutti gli atleti che, malgrado la mia titubanza di giudice all’esordio, hanno accettato i verdetti di questo ragazzo in lycra gialla!

Francesco Nacinovich al termine della due giorni da speaker
Celine, la cronometrista ufficiale del campo gara B.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sabato 28 e domenica 29 gennaio si è svolta presso la piscina di Livron, a Meyrin, la decima coppa dei Delfini di Ginevra che ha visto in acqua ben 42 atleti provenienti da tutta Europa che si sono confrontati, sino all’ultimo respiro per un metro o un secondo in più, nelle tre discipline indoor: dinamica con e senza pinne e statica.

Quando un Marco da solo come giudice non basta: a sx Marco MELILEO, a dx. Marco GALLO.

L’alto livello della competizione si è visto fin dalle prime battute della dinamica senza pinne, con molti atleti che hanno girato 4 vasche andando a determinare un podio con ben due primati nazionali: sul gradino più alto il padrone di casa, lo svizzero Peter Colat, con 133 m. (NR), secondo per soli due metri (131m.) il francese Pascal Huron e terzo, l’italianissimo Tommaso Buglioni che con 130 metri agguanta il gradino più basso del podio ma migliora il record nazionale che già gli apparteneva.

Ai piedi del podio resta il francese Lionel Morel con 115 metri mentre quinti a pari merito il francese Jerome Chapelle e l’italiano Simone Gaeta.

In campo femminile la vittoria se l’aggiudica la tedesca Barbara Jeschke con 89 metri che si impone sulla lunga compagine francese che si piazza dal secondo al quinto posto: piazza d’onore alla francese Anne Vanpe con 74 metri, terza Beatrice Bozon con 72 metri, a cui seguono Emilie Casier con 68 metri e quinta Albine Migard con 67 metri.

Nel secondo e impegnativo giorno, nella quale gli atleti si sono confrontati nella statica e nella dinamica con attrezzature, vi sono state numerose sorprese, alcune sicuramente dettate dalla temperatura della vasca che ha costretto i più freddolosi ad indossare mute più pesanti.

il podio della dinamica con attrezzature maschile

In campo maschile si è imposto con il tempo di 7’19” lo svizzero Michael Naef sul francese Alain Richioud (7’04”) e sullo svizzero Peter Colat (6’38”). Medaglia di legno per il francese Nicolas Girardin che con il tempo di 6’36 precede gli italiani Gabriele Satto (6’08”) e Simone Gaeta (6’05”), mentre delude per via di uno stato di forma non ottimale il favorito della competizione, l’italiano Gaspare Battaglia, già tre volte iridato ai mondiali AIDA.

In campo femminile un podio tutto francese con Albine Migard (5’11”) che si impone con una prova pulita su Beatrice Bozon (4’51”) e su Anne Vanpe (4’43”).

Ma le grandi sorprese continuano in campo maschile anche nella dinamica con attrezzature dove il primo posto lo conquista Tommaso Buglioni con 175 metri, imponendosi sul francese Guillaume Bussiere, che penalizzato da un “grab” (appoggio al bordo vasca prima di riemergere) malgrado la superba performance di 184 metri, si deve accontentare del secondo posto.

il podio della combinata femminile

Un risultato davvero meritato per l’atleta anconetano attuale detentore di entrambi i record italiani AIDA Indoor della dinamica. Chiude il podio Peter Colat, che, nella sorpresa di tutti i presenti, archivia solo 154 metri, malgrado il desiderio di voler migliorare il record nazionale, gli resta comunque la consolazione di essersi imposto sulla classifica finale della combinata.

Il francese Nicolas Girardin avrebbe conquistato il terzo posto con la misura di 164 metri, ma una protocollo di superficie non perfetto, malgrado la chiara e pulita performance, gli vale una immeritata squalifica.

In campo femminile è la francese Anne Borgat che con 130 metri si porta a casa il primo posto, mentre la piazza d’onore va a Barbara Jeschke penalizzata anche lei per via di un “grab” malgrado  137 metri, chiude il podio la francese Albine Migard con 126 metri. A Barbara Jeschke anche il gradino più alto nella classifica femminile dalla combinata.

 

 
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