James Cameron sulle orme di Jacques Piccard.

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Che James Cameron fosse un appassionato di tecnologia e dell’esplorazione marina è una cosa nota a tutti, oltre al più celebre e pluripremiato “Titanic” nella filmografia del regista americano vi si trovano infatti anche film come “Ghosts of the Abyss” e  film come “Pirana Paura”, “The Abyss”, o ancora “Expedition: Bismark” ma che stesse approntando questa esplorazione sul fondo dell’oceano era un segreto che ha custodito fino al memento dell’immersione, tanto da battere sul tempo anche un certo Richard Branson.

(nella foto) James Cameron alla ritorno in superficie.

Il miliardario della Virgin che da anni si cimenta in imprese al limite, si era posto infatti il medesimo obiettivo, immergersi sulle orme della prima e fino ad oggi unica esplorazione, risalente al 26 gennaio del 1960 dove, ai comandi del batiscafo “Trieste”, Jacques Piccard e Don Walsh, scendevano là dove l’uomo mai era stato prima.

In una struttura notevolmente differente, lunga appena 7 metri e dal peso complessivo di 11 tonnellate, progetta anche per video-riprendere l’esterno e l’interno, ha raggiunto ieri il fondo a 10.900 metri di profondità, dove è restato per quasi 3 ore, in una lunga e accurata esplorazione.

Un’immersione assai diversa da quella di Jacques Picard di 50anni fa, dove, con l’incertezza di poter risalire, in un batiscafo zavorrato con taniche di benzina e palle di cannone, aveva nel raggiungimento della profondità l’obiettivo principale.

Sono cresciuto con una dieta costante di fantascienza in un momento in cui la gente viveva una realtà fantascienza” ha detto alle telecamere della BBC, aggiungendo poi: “prima l’esplorazione della luna e poi degli oceani con Cousteau. È con questo che sono cresciuto, con cui ho valutato la mia crescita”.

l'avveniristico mezzo subacqueo creato dall'equipe di Camero

Si può quindi dargli torto di essere un sognatore così?

E così, se dallo spazio abbiamo ricevuto spesso tweet, quello di Cameron sul fondo dell’oceano è stato sicuramente il primo:

Just arrived at the ocean’s deepest pt. Hitting bottom never felt so good. Can’t wait to share what I’m seeing w/ you” ha scritto ai suoi follower, che hanno retweetato il messaggio in tutto il globo.

Speriamo che questa missione non sia solo un progetto fine a sé stesso ma che, assieme ai suoi partner (Rolex e National Geographic) si estenda sempre più, visto che solo il 5% del mondo sommerso è stato oggi esplorato.

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